Export verso l'India con MyDHL+

Per le spedizioni Export verso l'India è in primo luogo obbligatorio compilare il campo "Indirizzo 2" della sezione "Spedire a:", come illustrato nell'esempio seguente:

Come per tutte le destinazioni, MyDHL+ chiede poi di fornire un numero di telefono valido del destinatario, in modo da facilitare il Corriere DHL nella consegna puntuale della spedizione:

Inoltre, l'India richiede che venga compilato - per lo sdoganamento corretto della spedizione - il campo "India Tax ID/Personal ID":



Se non si disponedi un Codice Fiscale / Numero ID personale Indiano del destinatario, è possibile archiviare la spedizione e completarla quando si è in possesso del dato mancante, cliccando sul tasto verde in sovrimpressione:


La spedizione infatti sarà salvata con un numero ID provvisorio nel proprio "Archivio Spedizioni", sempre raggiungibile col percorso:

Gestione spedizioni > Archivio Spedizioni

selezionare dal menu a tendina una delle seguenti opzioni "India Tax ID/Personal ID",


il dato da fornire risulta mandatorio:

• AADHAR: numero identificativo univoco di 12 cifre che può essere ottenuto volontariamente dai residenti in India, in base ai loro dati biometrici e demografici. I dati sono raccolti dalla Unique Identification Authority of India (UIDAI). 
  
  
  
• GSTIN: Goods and Services Tax Identification Number, è un codice alfanumerico di 15 caratteri.
  
  
• PAN Number: codice identificativo alfanumerico di 10 caratteri, acronimo di Personal Account Number.
  
  
• Passporto Indiano: codice alfanumerico di 8 caratteri
  
  
  
• Unique Identification Number: codice alfanumerico di 15 caratteri
  

 Salvare il contatto nella Rubrica Indirizzi di MyDHL+ una volta completata la selezione del campo "India Tax ID/Personal ID":

MyDHL+ ci informa poi delle richieste specifiche da parte del Governo dell'India riguardo alle spedizioni di merce, che riportiamo di seguito:



Non-Document (WPX) per le spedizioni in India richiedono:

Il Destinatario deve fornire i documenti del Cliente (KYC) da presentare alla dogana per il pagamento della spedizione.

L'autorizzazione all'importazione non può iniziare se non vengono caricati i documenti KYC del destinatario e la lettera di autorizzazione (POA).

Privati: Documenti KYC del destinatario comprendono: Passaporto, Voter ID, Patente di guida, Permanent Account Number (PAN) e lettera di autorizzazione (POA).

Aziende: Certificato di importazione ed esportazione dell'azienda (IEC), KYC e POA.

Al termine del riquadro informativo, MyDHL+ ci dà poi la possibilità di caricare KYC e POA per sbloccare la spedizione:



Caricare KYC e la documentazione POA è infatti possibile sul sito di DHL Express India all'indirizzo seguente:
https://www.dhlindia-kyc.com/

Visualizza dettagli conduce invece ad una pagina dedicata da DHL Express India alla Regolamentazione Indiana KYC:
https://www.dhl.co.in/en/express/customs_support/duties_taxes/duties_taxes_receivers.html#kyc

Una soluzione per superare questa barriera doganale può essere la funzionalità MyDHL+ "assegna spedizione":



In questo modo sarà la controparte indiana a potersi occupare di gestire il caricamento della documentazione doganale richiesta in India.
Per uno sgardo più approfondito sulla funzionalità "Assegna spedizione con MyDHL+", 
rimandiamo ai seguenti link:
* VIDEO TUTORIAL: Assegnare una spedizione con MyDHL+
* VIDEO TUTORIAL: Completare una spedizione assegnata con MyDHL+